Il Lipofilling è l’iniezione di grasso autologo, cioè estratto dal proprio corpo, in un’altra posizione del corpo. In pratica si esegue una lipoaspirazione, si processa il grasso con varie metodiche, quindi lo si reinietta.
Questo trattamento può avere finalità rigenerative – dopo processazione o addizione particolare del tessuto- con metodiche quali Lipogems o altro, oppure può avere finalità riempitive.
Nella mia carriera di Chirurgo Ospedaliero il tumore mammario è una patologia con cui ho avuto a che fare diverse volte. Attualmente per scelte personali e professionali non mi occupo direttamente di Senologia pur avendo operato in passato diverse Pazienti per problemi oncologici. Trattando altri tipi di tumore comunque so perfettamente quali siano le condizioni dei pazienti con un dubbio diagnostico, o incertezza sul tipo di malattia e sul tipo di trattamento. In chirurgia, come in altri aspetti della vita, si fanno delle scelte e pur se molto è codificato esiste spesso la necessità di decidere per un trattamento piuttosto di un altro. Ho assistito ad alcuni casi di persone che avevano effettuato un Lipofilling al seno e alla mammografia presentavano micro calcificazioni. Queste micro calcificazioni possono capitare dopo un Lipofilling, ma possono anche essere un indicatore di altre condizioni tra cui la patologia neoplastica. E una diagnosi differenziale tra malattia oncologica e calcificazioni innocue è spesso non facile. Per questo la mia scelta personale è quella di non eseguire lipofilling al seno. Non vorrei avere una Paziente con un dubbio simile, non vorrei mai aver creato io tale incertezza, non vorrei maise fossi un paziente avere questo dubbio. Non affermo affatto che non si faccia o che sia pericoloso, non discuto i Colleghi che lo fanno, semplicemente ho scelto di non farlo per i motivi che ho spiegato.